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Distribuzione del Gas: i chiarimenti del MISE ai Comuni non metanizzati

lentepubblica.it • 5 Settembre 2016

Natural-gas“Positivi i primi chiarimenti del Mise in relazione alle problematiche connesse ai Comuni o frazioni non metanizzate che finalmente affronta la problematica a seguito delle sollecitazioni dell’ANCI”. Così M. Catelli – Coordinatore Piccoli Comuni dell’ANCI e Sindaco di Cerignale – commenta la nota del MISE trasmessa all’Associazione dove vengono forniti alcuni orientamenti tecnici rispetto alla situazioni di Comuni non metanizzati richiesti dall’Associazione.

 

“La nota – prosegue il Sindaco – riguarda principi da noi sempre sostenuti dall’Associazione ossia la semplificazione e la possibilità di scelta delle amministrazioni di minori dimensioni demografiche non metanizzate, in relazione alle specifiche condizioni territoriali ed orografiche, rispetto alla fornitura di un servizio essenziale alle proprie comunità nell’ottica della riduzione dei costi anche attraverso scelte alternative quali il GNL, senza attendere solo ed esclusivamente le gare”.

 

“Adesso – chiosa Castelli – verificare possibilità attuative alla luce della complessa vigente normativa sul gas per dare benefici immediati alle comunità in questione”.

 

Laddove risulti che l’intervento di metanizzazione a gas naturale non possa essere inserito nel piano di sviluppo della gara d’ambito in quanto tecnicamente e/o economicamente non sostenibile, o che sussista una urgenza di metanizzazione del Comune, questo Ministero fa presente che, nelle more delle gare d’ambito e del subentro del nuovo gestore, il Comune non metanizzato, confinante con un comune metanizzato o con esso associato, potrebbe stabilire un accordo con quest’ultimo affinché il distributore in esso operante possa estendere la propria concessione e rete anche nel comune non metanizzato, fermo restando che tale porzione di rete sarà successivamente oggetto di gara d’ambito e del futuro subentro del gestore d’ambito. In questo caso dovrà trattarsi di un’estensione della rete già esistente e non di una rete isolata.

 
“Anche l’ultimo tassello è composto con il Ministero che ribadisce l’obbligo del pagamento del canone delle concessioni per la distribuzione del gas ormai scadute fino alle nuove gare d’ambito”.  Così inoltre Filippo Bernocchi – Delegato ANCI a Energia e Rifiuti commenta la nota del MISE inerente l’obbligo di pagamento del canone concessorio per la distribuzione del gas naturale da parte del gestore anche per concessioni scadute nelle more dell’espletamento della gara d’ambito, in costanza di una proroga di fatto.

 

La nota lascia aperta una eventuale rinegoziazione solo al rapporto tra le parti.“Condivisa – prosegue il delegato – quindi la posizione dell’ANCI, precedentemente ripresa dall’Autorità competente, nel ribadire che l’obbligo di pagamento di canoni comunali previsti anche contratti scaduti ma con gestioni di fatto”.

 

“Bene – chiosa Bernocchi – il lavoro dell’ANCI che ha portato anche a far chiarire dal Ministero che il contratto tipo approvato con decreto ministeriale non è applicabile alle situazioni esistenti, ma riguarda le prossime gare”.

 

 

 

 

Fonte: ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani
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